Scompenso cardiaco: prevenzione dell’insorgenza di fibrillazione atriale mediante i beta-bloccanti
La fibrillazione striale è un importante fattore di rischio di morbilità e mortalità, in modo particolare nei pazienti con scompenso cardiaco.
I beta-bloccanti riducono la mortalità e la morbidità nell’insufficienza cardiaca.
Ricercatori francesi hanno valutato l’efficacia preventiva del trattamento della fibrillazione atriale con beta-bloccanti nei pazienti con insufficienza cardiaca.
E’ stata compiuta una revisione sistematica della letteratura con l’obiettivo di identificare gli studi clinici che hanno valutato l’efficacia dei beta-bloccanti nello scompenso cardiaco.
Sono stati identificati 7 studi con 11.952 pazienti.
I beta-bloccanti hanno ridotto in modo significativo l’incidenza di insorgenza di fibrillazione atriale da 39 a 28 per 1000 pazienti/anno, con una riduzione del rischio relativo del 27%.
Uno stesso trend di efficacia è stato osservato in tutti gli studi clinici con l’eccezione dello studio SENIORS.
I dati dell’analisi hanno mostrato che i beta-bloccanti sembrano essere efficaci nel prevenire il presentarsi della fibrillazione atriale nei pazienti con insufficienza cardiaca sistolica. ( Xagena2007 )
Abi Nasr I et al, Eur Heart J 2007; 28: 457-462
Cardio2007 Farma2007
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